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Rocchetti
Erano Piccoli cilindri in legno, con bordi rialzati per trattenere il filo del cotone di cui sono avvolti.
Un foro all'interno serve per infilarli sulle macchine da cucire.
I bambini di ieri con i rocchetti costruivano giochi, frutto di una grande ingegnosità.
Il più classico di queste realizzazione era il trattore.
Si tratta di una macchina semovente a cui la fantasia del bambino attribuiva il ruolo di trattore o di carro armato, a seconda delle inclinazioni personali, la tecnica di costruzione è infatti la stessa.
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Nascondino
Noto anche come "Rimpiattino" è un gioco fatto di niente ma col quale ci si divertiva in un modo incredibile.
Scelta la cosiddetta "tana" si designava chi doveva "stare sotto" tramite la "conta", ossia una filastrocca che si concludeva per lo più con una frase del tipo "tocca a te!".
Il prescelto doveva poi contare ad occhi chiusi fino ad un numero concordato ,mentre gli altri partecipanti al gioco andavano a nascondersi.
Una volta concluso di contare, chi "stava sotto" iniziava a cercare i compagni di gioco.
Avvistatone uno doveva gridarne il nome e correre fulmineamente verso la "tana" insieme al giocatore appena scoperto.
Il primo dei due che raggiungeva la "tana" doveva toccarla e gridare "tana!".
Chi riusciva a raggiungere la "tana" con successo poteva guardarsi il resto del gioco.
L'obiettivo dei giocatori nascosti era di cercare di lasciare i rifugi senza essere visti e di raggiungere il punto di tana gridandolo per liberare sé stessi, oppure "tana liberi tutti“ cioe’ l’ultimo aveva salvato tutti.
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Monopattino
Per costruire un monopattino ci si rivolgeva ad un falegname per procurarsi delle tavole per realizzare la base e il manubrio; ed a un meccanico per procurarsi due cuscinetti che venivano montati sulla base.
Un volta realizzato il monopattino, ci si portava sulla "rotabile" o "vianova" per mettere in mostra la propria capacità di mantenersi in equilibrio e di saper guidare il mezzo in velocità.
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Le Figurine
La passione per le figurine è sempre stata molto grande nei bambini e nei ragazzi ed è legata all’album messo sul mercato dalla Panini.
Come si giocava: le figurine venivano lanciate dall’alto, da una sedia o da un muretto con un piccolo colpo delle dita.
Se una di queste figurine finiva sopra ad un’altra, anche solo in parte, il vincitore aveva come premio le figurine che si trovavano per terra.
Si poteva giocare sia al chiuso che all’aperto.
I giocatori usavano ovviamente le figurine doppie con lo scopo,in caso di vincita, di implementare il proprio album.
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La palla fatta con i giornali di carta
Questo gioco si costruisce prendendo un foglio di giornale accartocciato; poi si taglia un copertone e con gli elastici che se ne ricavano si tratttine la carta e si da la forma alla palla.
Noi l'abbiamo usata per giocare e possiamo garantire che funziona benissimo!
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La Mazza e il Pindolo
Questo gioco era molto usato una volta e consisteva nel battere con un bastone un pezzo di legno a due punte.
Al volo il giocatore doveva colpirlo e lanciarlo in un punto del campo lontano dall'avversario.
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La Girandola
Costruire una girandola era estremamente facile.
Si prendeva un foglio di carta e lo si tagliava in modo da ricavare un quadrato avente un lato di 15 o 20 centimetri (la misura poteva variare a secondo delle esigenze).
Fatto questo , si tagliava il foglio diagonalmente avendo cura che il taglio non superasse il centro del foglio.
Si formavano così 4 triangoli uniti tra di loro al vertice Prendendo il lembo di ogni triangolo (in senso orario) lo si doveva spostare al centro in modo da formare un’elica.
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La Cerbottana
La cerbottana era facile da costruirsi.
Si prendeva una sezione di canna o di tubo nel quale veniva introdotto il “proiettile”, cioè carta arrotolata a cono, che veniva poi espulso soffiando con forza.
In mancanza di canna o tubo , veniva creato un cartoncino a forma cilindrica che serviva allo stesso scopo.
Il gioco diveniva pericoloso quando la punta del“proiettile” era fornito di spillo.
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La Campana
Il " CAMPANON“ era un gioco che consisteva nel segnare per terra o con un bastone o con un gessetto delle linee: bisogna creare un grande riquadro dove segnare dieci numeri anche se, in alcuni casi, se ne potevano anche fare otto.
A questo punto ognuno si deve munire di un sasso piatto che viene buttato sul primo quadrato.
Ad ogni lancio si salta su una gamba sola prendendo il sasso senza perdere l’equilibrio, senza mettere giù l’altro piede o toccare le linee altrimenti si deve ritornare al punto di partenza .
Si saltano tutte le caselle sino ad uscire dal campanon, poi si lancia il sasso sulla seconda casella e così via. Una variante: si può praticare questo gioco anche spingendo con il piede il sasso, ma è più difficile del precedente.
Infatti se il sasso si fermava su una delle linee, la ragazza/bambina veniva fermata per un turno.
Il gioco per le più brave si fa anche a occhi chiusi o bendate senza toccare con il piede le righe.
Questo gioco veniva chiamato "am salam".
Si può giocare solo all'aperto sia su una superficie sterrata che su di una asfaltata.
Era un gioco prediletto dalle ragazze.
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Il Tiro alla Fune
Il tiro alla fune è uno sport che vede contrapposte due squadre che si sfidano in una gara di forza.
Vi si partecipano uomini e donne. Secondo il regolamento due squadre di otto persone,si allineano ai due capi di una fune di circa 10 centimetri di circonferenza.
Sulla fune è marcato il punto centrale; inoltre, viene marcato il punto su ogni lato distante 4 metri dal centro. La sfida inizia con il punto centrale sistemato in corrispondenza del centro del campo da gioco; l'obiettivo di ogni squadra è tirare l'altra squadra dalla propria parte in modo che il punto marcato più vicino agli avversari attraversi il centro del campo.
Una squadra può vincere anche perché l'avversario ha commesso tre falli. Il tiro alla fune veniva praticato da bambini e ragazzi.
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Il Girotondo
E’ un gioco molto semplice che si faceva nei cortili degli asili, le attuali scuole dell’infanzia, e delle scuole Elementari(vi si fa ancora oggi).
Vi Partecipavano molti (bambini e bambine)che, formando un grande cerchio umano, si tenevano per mano e cominciavano a girare in tondo sempre nello stesso verso.
Si cantava la seguente filastrocca alla fine della quale ognuno si doveva sedere velocemente per terra. Perdeva chi era l’ultimo a sedersi.
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Giochi con la Corda
A volte bastava una semplice corda per improvvisare giochi singoli o di gruppo.
Una corda lunga e almeno tre bambini e il gioco è fatto.
Due facevano girare la corda e gli altri tentavano di saltarla senza inciampare.
La corda doveva essere saltata quando sbatteva sul terreno.
Chi inciampava sulla corda veniva eliminato.
Il gioco è molto semplice ma ha bisogno di una grande concentrazione.
Quando la corda era corta si giocava da soli, saltando a piedi uniti o alternati, facendola girare attorno al proprio corpo.
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Fucile da elastichetti
Anche questo era un gioco molto praticato dai bambini.
Il fucile veniva direttamente costruito da loro utilizzando una tavoletta, una molletta da biancheria ben fissata fungeva da grilletto per far partire l’elastico.
Con questi fucili di legno, esisteva anche la variante pistola, si giocava alla guerra ma soprattutto si organizzavano gare di tiro al bersaglio.
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Biglie
Con le biglie si possono fare dozzine di giochi diversi.
Il più conosciuto è quello della “tana” (la buca).
Il gioco consiste nel colpire le biglie degli avversari diventandone proprietario.
Prima di poterle colpire però bisogna far entrare la propria biglia in una buca (la tana) precedentemente preparata (di solito si sceglie uno spiazzo di terra dove si scava una buca del diametro di più o meno una spanna).
Alla partenza, a turno, si tira la propria biglia, colpendola con il pollice o l’indice, e si cerca di entrare in buca.
Quando uno riesce ad entrarci può, con un tiro successivo, mirare le altre biglie tirando la sua dal bordo della tana oppure verticalmente (il giocatore si pone presso una biglia avversaria qualsiasi e lascia cadere la propria biglia dall’altezza del torace).
Se riesce a colpirla guadagna la biglia avversaria e continua il gioco, in caso contrario il gioco passa agli altri giocatori.
Ad ogni tiro è concesso di spostare in avanti la propria biglia di una spanna.
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Aquilone
Per costruire un aquilone erano necessari due bastoncini incrociati, che si potevano ricavare dalla canna palustre oppure dai gambi secchi delle ortiche.
Dopo averli fissati solidamente al centro, si ricoprivano con un foglio di carta velina leggerissima o una pagina di giornale.
Il tutto veniva tenuto insieme da una colla preparata con un impasto di farina bianca ed acqua, opportunamente diluito.
All’aquilone si appendevano delle lunghe code, fatte con anelli di carta.
La guida dell’aquilone avviene mediante un lungo filo, ricavato dai gomitoli di cotone che solitamente si trovavano in casa.